Tutta la gestione del collocamento delle giunte Tondo e Fontanini in Regione e in Provincia di Udine risulta fallimentare e va rivista. I risultati della esternalizzazione del collocamento all’agenzia Workopp: costo previsto, per Udine, 824.000 euro a fronte di 39 collocamenti in quasi un anno di attività, la dicono lunga sulla gestione di risorse pubbliche in un settore così delicato e fondamentale in un momento di forte crisi economica come l’attuale, in cui continua a crescere la disoccupazione. I soldi pubblici e le energie devono essere spesi per sostenere chi ha perso il lavoro e non assegnati ad un’agenzia di Piacenza, senza garanzie. Mi chiedo con quale tipo di contratto i soldi pubblici siano stati investiti, di fatto la Workopp ha incontrato chi cerca lavoro, in base ai nominativi forniti dal servizio pubblico, per compilare il curricolo delle competenze, ma questo già lo fanno egregiamente i Centri per l’impiego. Sarebbe stato necessario investire questi fondi per creare supporto economico ai chi ha perso il lavoro, tenendo conto che si sta aprendo una voragine di disoccupazione tra gli artigiani, i commercianti, le piccole e medie imprese che non hanno alcuna protezione sociale con la presente legislazione. Bisognerà pensare anche a forme di sostegno alla vita di queste persone, come potrebbe essere il salario di cittadinanza, assegnato a chi ha perso ogni possibilità di sostentamento. Ho presentato al Consiglio provinciale un Ordine del giorno per migliorare il funzionamento interno dei 10 Centri per l’impiego, nei rapporti con la Regione, con le imprese e le agenzie private di collocamento. Ho avanzato alcune proposte: assegnare al settore del lavoro un dirigente dedicato in grado di organizzare il servizio in tutte le sue articolazioni, rivedere le modalità di archiviazione e monitoraggio dei dati acquisiti per sburocratizzare il servizio, riconsiderare i rapporti con la Regione, detentrice dei fondi, per evitare lentezze e tortuosità burocratiche nei passaggi di competenze tra i due enti, come invece capita, mantenere costante l’aggiornamento dei dati sull’andamento del mercato del lavoro, affrontare con opportuni interventi legislativi e normativi le criticità che purtroppo si aprono. Non è assegnando ad una agenzia esterna come la Workopp, che si risolvono questi problemi, ma organizzando la buona gestione delle strutture pubbliche e delle professionalità che vi operano.
Paola Schiratti
Consigliera Idv della Provincia di Udine
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