Aprire una discarica a Carpeneto in comune di Pozzuolo del Friuli non serve alla comunità provinciale, ma è esclusivamente un’attività della ditta Felix S.R.L. Carpeneto ha, tra l’altro, già contribuito allo smaltimento dei rifiuti, infatti nello stesso invaso in cui dovrebbe aprire la nuova discarica in breve chiuderà definitivamente quella della Ecoenergy per aver esaurito le volumetrie. La gestione della nuova discarica dovrebbe durare 8 anni per saturare una volumetria di 400.000 metri cubi con rifiuti speciali non pericolosi, cioè rifiuti urbani trattati, di cui non è necessario certificare la provenienza. Dalla regione devono essere concesse le autorizzazioni VIA e AIA, che dovranno tra l’altro verificare le distanze dall’abitato. Ma al di là dei pareri tecnici questa discarica non sembra una necessità del territorio, infatti non è inserita in un progetto complessivo regionale che preveda la necessità di un sito in provincia di Udine. Il modesto bacino di utenza della Provincia di 540.000 abitanti, il calo del volume dei rifiuti, la potenza dell’inceneritore di Trieste, le volumetrie delle discariche del pordenonese, fanno sì che non servano altri siti da adibire a discarica. Sarebbe importante che la regione invece elaborasse un piano organico coordinato tra volume complessivo dei rifiuti, raccolta differenziata, impianti di trattamento e smistamento delle frazioni riciclabili e recuperabili, incenerimento dello scarto non recuperabile, conferimento in discarica delle ceneri. L’obiettivo dovrebbe essere esaurire il ciclo sul territorio regionale, come previsto dalle norme, evitando i viaggi delle immondizie attraverso l’Italia, come oggi avviene, e di cui Carpeneto potrebbe diventare una meta.
Paola Schiratti
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