Uno degli enti pubblici di cui si sente fortemente l’utilità e la necessità è l’Agenzia regionale del Lavoro e ora la Giunta Tondo minaccia di chiuderla e trasformarla in un Ufficio regionale. L’agenzia è un ente strumentale,  unico ed essenziale osservatorio della situazione oggettiva dell’economia e del mercato del lavoro in regione, di cui ha costantemente monitorato la situazione, analizzato prima e valutato poi le condizioni per suggerire infine proposte operative. Temo che senza l’ Agenzia, i cui  rapporti annuali sono stati fondamentali per l’analisi e la sintesi dei dati reali, non sarà possibile proporre interventi politici efficaci a sostegno dello sviluppo economico e dell’occupazione. Uno dei meriti delle analisi dell’Agenzia del lavoro riguarda la capacità di presentare dati approfonditi per settori produttivi, per territorio e disarticolati per categorie di lavoratori, per età e per genere, valutando anche gli esiti delle politiche della regione e degli enti locali. Proprio nel valutare l’impatto dell’attuale crisi economica in regione su uomini e donne l’Agenzia ha evidenziato, ad esempio, che la crisi occupazionale attuale ha gravato soprattutto sull’occupazione maschile,  calata di circa 13.000 unità, mentre ha tenuto quella femminile. Sono state spiegate le cause di questo fenomeno nuovo: la scolarità e la determinazione delle donne a mantenere il lavoro,  i contratti femminili meno garantiti e più flessibili, gli stipendi più bassi, la tenuta dei settori dei servizi rispetto al manifatturiero hanno comportato che l’occupazione femminile a tutto il 2011 non abbia subito contrazioni significative. Sapere tutto questo è fondamentale per impostare politiche efficaci. La conoscenza soltanto permette di costruire progetti futuri adeguati alla realtà con possibilità di successo.  L’agenzia ha inoltre gestito l’uso efficiente dei fondi europei per il sostegno al lavoro e all’occupazione con attenzione per i soggetti a rischio, giovani, donne  che si sono potuti avvalere di questi fondi che in forme diverse aiutano a inserirsi nel lavoro. Chiudere l’Agenzia non comporta risparmi perché il personale verrà assorbito dalla Regione, tagliare ciò che serve e funziona non è buona politica, buona politica è tagliare sprechi e inefficienze.

Paola Schiratti