In Commissione bilancio della Provincia di Udine,  su richiesta della minoranza di centro sinistra,  si è tenuta l’audizione dei vertici della società partecipata della Provincia di Udine EXE sull’ attività della partecipata. EXE, che ha perso ogni possibilità di sviluppo nel settore del conferimento dei rifiuti in discarica,  ha intrapreso altre attività minori. Ha attivato, per questo motivo, nuove società  di cui è unica azionista, ma non è  chiaro chi ha autorizzato queste partecipazioni indirette per la Provincia di Udine.  Alcune di queste società vengono chiuse perché non hanno conseguito risultati, altre risulta dimostrino perdite, a detta del Presidente Soldati sarà  senza oneri per la Provincia. La EXE  cerca inoltre sviluppi con un accordo con A&T 2000, società privata che gestisce la raccolta di rifiuti urbani. Ma  si è prodotto un calo notevole sia dei rifiuti domestici, grazie alla raccolta differenziata, sia di quelli industriali in seguito alla crisi economica e allo sviluppo di nuove tecnologie produttive meno inquinanti, tanto che lo stesso termovalorizzatore di Trieste risulta sovradimensionato per la regione. Questo calo dei rifiuti è un dato fortemente positivo sul fronte della difesa dell’ambiente e diminuisce ulteriormente il valore di EXE, che cerca così di proporsi nella bonifica delle discariche. Infatti il Presidente Soldati ha dichiarato che tre  discariche in Provincia (tra cui la Romanello di Campoformido) perdono percolato, ma l’Assessore all’ambiente Decorte  lo ha smentito. Avrei voluto chiarire questa contraddizione , ma la maggioranza non ha accettato di  approfondire. Così come non si è voluto rispondere alla richiesta di chiarire come si giustifica in queste condizioni lo stipendio di 264.000 euro lordi all’anno del direttore Mazzola.  La politica della gestione dei rifiuti deve essere impostata con più chiarezza, competenza e trasparenza da Regione e Provincia di Udine. L’adesione della popolazione alla raccolta differenziata, il calo dei rifiuti industriali aprono prospettive che richiedono un piano regionale che valuti gli sviluppi futuri del settore nell’ottica del recupero e del riciclo dei materiali, nell’eliminazione delle discariche di rifiuti pericolosi e nella riduzione degli inceneritori e termovalorizzatori.

Paola Schiratti

Consigliera provinciale IDV

Capogruppo misto