Forse i sindaci della destra non si rendono conto del male che fanno al senso profondo dell’identità dell’intera comunità friulana, quando vogliono indire una celebrazione del 25 aprile a Cividale, parallela alla manifestazione che dalla liberazione in poi si tiene a Udine. Questa disgregazione di una cerimonia che deve essere unica lascia strascichi negativi sulla cultura e sulla società friulane. L’attacco alla gestione della cerimonia del sindaco Honsell è strumentale, alla amministrazione della città di Udine si sono succeduti sindaci del centra destra e del centro sinistra di diverse estrazioni culturali e politiche, che hanno impresso alle celebrazioni le loro diverse sensibilità, ma mai questo ha impedito ai cittadini di partecipare unitariamente a questa giornata che deve raccogliere in un’unica festa tutte le rappresentanze istituzionali e la popolazione del territorio. La Resistenza è stata un fenomeno a cui hanno partecipato uomini e donne di diversa appartenenza politica con l’obiettivo di abbattere il nazifascismo e ristabilire le libertà democratiche nel nostro paese. Le donne hanno partecipato con la loro umanità e sensibilità a fenomeni che si pensa si possano ascrivere al fenomeno della Resistenza civile, come l’aiuto ai deportati e agli internati militari in transito nella stazione di Udine. A chi ha dato contributi così profondi fino alla dedizione completa di sé non possiamo contrapporre meschinità e calcoli strumentali.
Paola Schiratti
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