Quale messaggio trasmette la Provincia di Udine inadempiente agli studenti delle scuole superiori? Come può pensare di responsabilizzarli? Un problema urgente di sicurezza che l’assessore all’edilizia scolastica Virgili non si cura di affrontare riguarda il numero degli alunni per classe, in seguito ai tagli di spesa del Governo sono previsti almeno 27 allievi per classe, ma le nostre scuole  superiori non hanno tutte le aule di questa capienza. In una zona altamente sismica come la nostra Provincia è un problema che va affrontato fin da subito , ma di questo non si sente parlare, come ci si comporterà, le norme non verranno rispettate? Le responsabilità da chi dipenderanno?. La Provincia di Udine invece installerà a breve impianti di videosorveglianza nelle aree adiacenti le scuole della città di Udine per un costo complessivo di 900.000euro, la provincia però non comunica a quanto ammonteranno i costi di gestione che impegneranno le forze dell’ordine per il funzionamento. L’assessore Virgili interviene molto spesso a sostegno di questo costoso impianto,  mentre i problemi della scuola, anche in ambito di edilizia, stanno altrove. Egli  dichiara di “voler ridurre le spese folli (250.000 euro all’anno circa) causate dai danneggiamenti, responsabilizzando gli studenti”. Ma egli su questo argomento ha già trasmesso una volta dati scorretti, che sono stati smentiti dai dirigenti scolastici, quando ha quantificato i danni causati dagli studenti che allora aveva definito “vandali”, tra i danni erano compresi  cedimenti di soffitti, bagni intasati, anche degli insegnanti, distacchi di vetri da infissi non mantenuti, non certo causati dagli studenti e non rilevabili dalle telecamere.  In effetti negli ultimi anni si sono verificate diverse criticità  in vari edifici scolastici. Più che spendere per telecamere quei soldi sarebbe stati meglio investiti per intervenire sullo stato di manutenzione ordinaria di molti edifici: dove i tetti  fanno acqua, dove non è verificata la tenuta sismica, dove non è garantita  la sicurezza degli infissi, dove i soffitti scrostati denunciano infiltrazioni d’acqua , in effetti si sono avuti cedimenti di soffitti più volte e per questi motivi si sono corsi rischi che solamente per fortuna non si sono trasformati in tragedie, inoltre tutte le scuole necessitano  di dotazioni didattiche, di tinteggiature che avvengono a distanza di decine di anni e di arredi decenti, condizioni che sono sotto gli occhi di tutti, studenti insegnanti, personale della scuola, genitori Altra grave criticità riguarda la lentezza dei lavori di manutenzione straordinaria,  nel consuntivo dello scorso anno avevo evidenziato che nel settore dell’edilizia scolastica era stato realizzato e investito solo la metà di quanto previsto, mentre molte opere progettate e finanziate non vengono realizzate e sono ferme da anni. La provincia dovrebbe impegnarsi a garantire ai giovani la frequenza scolastica in edifici decorosi e  in regola con tutte le norme e le leggi della sicurezza , questo è un modello virtuoso che responsabilizza gli studenti. Invece le telecamere fanno audience tra il pubblico degli elettori.  Questa politica dell’ utilizzo di risorse pubbliche in spese non necessarie, mentre si taglia il monte ore delle scuole di ogni ordine e grado e si riduce il numero delle discipline insegnate crea un grave danno culturale e sociale, ridurre gli investimenti sull’istruzione e sulla formazione riduce le possibilità di sviluppo di un intero paese. Sulle famiglie ricadono dal prossimo anno scolastico costi per l’istruzione,  molti bambini e giovani vedono ridurre le loro possibilità di crescita culturale e restano tagliati fuori.

 Paola Schiratti

Consigliera IDV Provincia di Udine