Spiega Paola Schiratti, coordinatrice regionale donne di IDV, non è la prima volta che i partiti della Destra, Lega e PDL, creano sconforto per gli attacchi che portano avanti con ostinazione contro eventi culturali di importanza straordinaria sia economica che culturale per la nostra Regione. Hanno affossato Innovaction e Sunsplash. La prima, importantissima fiera dell’innovazione, è morta e sepolta, il secondo, evento di musica reggae di fama internazionale, è emigrato a Barcellona. Quale danno né è derivato? Nessuno si è preso la briga di calcolarlo. Ora l’attacco parte nei confronti di Far east film, evento per il quale Udine è ricordata da Wikipedia e dunque nota in tutto il mondo. Le ultime edizioni di Udine Far east film, con proiezioni di alto interesse tra cui in anteprima assoluta il film vincitore del premio Oscar come miglior film straniero 2009, con il bookshop, la mostra mercato di prodotti asiatici, la Notte Gialla, le Far Est nights, sono state gli eventi internazionali più importanti in assoluto per il cinema asiatico nei paesi occidentali e dunque avvenimenti importantissimi per la città di Udine e il suo territorio, sede di incontri ad altissimo livello, meta di studiosi e amanti della cinematografia, di turisti. L’evento è sostenuto e sponsorizzato ogni anno dal Ministero per i beni e le attività culturali, da Regione, Comune, dalla Camera di commercio, da Confartagianato e Confcommercio, da importantissime aziende e industrie del territorio, è molto gradito dai commercianti, come hanno dichiarato alla stampa. Questo festival che rende Udine e il suo territorio noti a livello internazionale, è un momento di alta cultura cinematografica che tutti ci invidiano e che importantissime città hanno tentato di trasferire presso il loro ambito. Mi chiedo quale idea debba prevalere sulla cultura del nostro territorio, o piccolo Friuli chiuso in se stesso, piegato in un vagheggiamento autoreferenziale, come vuole la Lega, oppure area di confine, plurilingue, aperta agli scambi, alla conoscenza degli altri al confronto tra la propria cultura, le proprie peculiarità e quelle degli altri popoli vicini e lontani. Il lontano Oriente oggi traina l’economia del mondo, averne una manifestazione proprio da noi non è secondario, visto che l’obiettivo di tutti gli operatori economici è penetrare con i prodotti del made in Italy nei mercati asiatici. I 394.000 euro stanziati dalla Regione sono certo ben spesi. Fanno bene i fan a protestare su Facebook, Idv del Friuli ringrazia il CEC e i suoi giovani dirigenti che hanno saputo vedere lontano per aver pensato e realizzato questo festival, che è deve restare un patrimonio imprescindibile della cultura friulana.
Paola Schiratti
Coordinatrice regionale donne IDV
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