Udine, 7 Gennaio 2010

Gruppi proponenti: Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Arcobaleno
Consiglieri proponenti: Paola Schiratti, Francesco Martines, Andrea Simone Lerussi, Massimo Peresson

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: Interramento elettrodotto Würmlach-Somplago

Premesso che
• Alpe Adria Energia Spa ha predisposto un progetto per la realizzazione di un elettrodotto aereo di interconnessione (merchant line) a 220 kV compreso tra la stazione elettrica di Somplago nel Comune di Cavazzo Carnico ed il confine di stato con l’Austria;
• per la sua realizzazione sono richieste “la pronuncia di compatibilità ambientale” da parte del Ministero dell’Ambiente e “l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio” da parte del Ministero dello Sviluppo Economico nella predisposizione dei quali partecipano gli enti locali nel cui territorio ricade l’opera;

Considerato che
• il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, nella seduta del 30 marzo 2010 ha approvato, a larghissima maggioranza un ordine del giorno (firmato dai rappresentanti dei gruppi consiliari di PDL, LN, UDC, PD, IDV e Gruppo Misto) sull’elettrodotto Würmlach – Somplago con il quale si impegna il Presidente e la Giunta Regionale:
1. a valutare le diverse opzioni possibili per la realizzazione di un unico elettrodotto di connessione transfrontaliera;
2. a sottoporre a nuova e più attenta verifica la fattibilità dell’interramento dell’elettrodotto, come soluzione primaria, anche in relazione alla sua funzionalità e messa in esercizio;
3. a verificare che il tracciato e le soluzioni tecniche progettuali siano tali da ridurre i rischi per la salute dei cittadini e minimizzino l’impatto paesaggistico ed ambientale comprendendo lo smantellamento delle linee esistenti;
4. a valutare con le comunità locali proposte di compensazione, prima del rilascio dell’intesa;
• la Comunità Montana e i sindaci della Carnia avevano espresso una posizione di “sistema” sull’elettrodotto, andando oltre gli schieramenti politici di appartenenza di ciascuno, che chiedeva l’interramento dell’opera;
Rilevato che:
• recentemente la Giunta Comunale di Tolmezzo ha espresso, ai fini della procedura di compatibilità ambientale, parere favorevole al progetto di elettrodotto presentato da Alpe Adria Energia S.p.A. nonostante il Consiglio Comunale di Tolmezzo avesse approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che esprimeva la contrarietà a qualsiasi tipo di elettrodotto aereo;
Osservato che:
• Alpen Adria Energy Line ha presentato un progetto di elettrodotto a 132 kV completamente interrato che colleghi Würmlach a Paluzza, dimostrando che esistono soluzioni in grado di unire: sviluppo infrastrutturale, benefici economici, rispetto per l’ambiente e condivisione del territorio;
Ritenuto che:
• occorre aggiornare quanto prima il Piano Energetico Regionale, fornendo al dibattito politico e civile riferimenti aggiornati e credibili circa i fabbisogni e le disponibilità energetiche, in modo tale che la politica potrà poi compiere tutte le sue valutazioni, anche sugli eventuali sacrifici dei territori, sulla realizzazione di infrastrutture realmente utili al progresso della comunità regionale, evitando di confondere pur legittime esigenze private con questioni di primario interesse nazionale o regionale.
Ricordato che:
• il 21 Novembre 2005 il Consiglio Provinciale di Udine ha approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno del Consigliere Enio Decorte, quale Presidente della Commissione Consiliare Permanente “Ambiente” sul progetto per la realizzazione dell’elettrodotto a 220 kw “Somplago-Würmlach” nel quale di chiede alla Regione Friuli Venezia Giulia:
1. di esprimere, per le motivazioni riportate nelle premesse, parere non favorevole sul progetto per la realizzazione dell’elettrodotto a 220 kw “Somplago-Würmlach” proposto dalla Società “Alpe Adria Energia S.p.A.”;
2. di verificare la possibilità che l’approvvigionamento di energia elettrica dall’Austria venga realizzato tramite un’unica infrastruttura interrata lungo la direttrice “Austria-Tolmezzo-Somplago” utilizzando in parte le infrastrutture sotterranee già esistenti;
3. di prevedere conseguentemente tale infrastruttura nel predisponendo “Piano Energetico Regionale”;
4. di essere presente – come Amministrazione Provinciale di Udine – alla “Conferenza Tecnica” considerato il ruolo territoriale importante che la Provincia ricopre».

Il Consiglio Provinciale di Udine
Impegna il Presidente e la Giunta

1. A farsi promotori presso la Regione Friuli Venezia Giulia e tutte le istituzioni competenti dei seguenti punti:
• Realizzare un unico elettrodotto di connessione transfrontaliero;
• Realizzare l’opera prevedendo la massima riduzione dei rischi per la salute dei cittadini ed il minor impatto ambientale possibile per il territorio interessato dall’attraversamento; a tale scopo sottoporre a nuova e più attenta verifica la fattibilità dell’interramento dell’elettrodotto, come soluzione primaria, anche in relazione alla sua funzionalità e messa in esercizio e prevedere lo smantellamento del maggior numero possibile di linee già presenti sul territorio;
• Prevedere che ci siano ricadute positive e benefici per tutto il “sistema Carnia”, in compensazione all’attraversamento del territorio di un’infrastruttura così impattante, a maggior ragione nel caso in cui essa dovesse corrispondere ad interessi “esterni” alla Carnia; ricadute queste da valutare per il rilievo verso l’intero sistema territoriale e socio-economico della Carnia, e non verso i singoli soggetti in causa o in base all’appartenenza politica delle amministrazioni coinvolte.

2. A fare in modo che la Provincia di Udine, in qualità di ente di area vasta e supplendo al ruolo della Comunità Montana commissariata, promuova una “conferenza” o “tavolo” permanente che coinvolga tutte le amministrazioni locali toccate direttamente o indirettamente dall’opera in questione in modo tale da recuperare un’unità politica su questo tema, unità che era già stata manifestata e ribadita durante tutti questi anni di discussione sui progetti e persino solidalmente fra centro-destra e centro-sinistra.

3. A convocare una riunione congiunta delle Commissioni Provinciali “Ambiente”, “Infrastrutture” e “Turismo” nella quale siano invitati i soggetti proponenti i vari progetti di realizzazione di elettrodotti transfrontalieri, soggetti tecnici in grado di offrire le loro valutazioni di merito, associazioni rappresentative dei datori e dei lavoratori e associazioni e comitati a difesa dell’ambiente e del territorio.