Gruppi proponenti: Partito Democratico,IDV,Sinistra Arcobaleno
Consiglieri proponenti: Paola Schiratti, Burtulo Maria Letizia, Lerussi Andrea Simone, Francesco Martines
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO Piano di razionalizzazione della rete scolastica
PREMESSO che la riforma della scuola secondaria di 2° grado avviata nel corrente anno scolastico ha evidenziato numerose criticità derivanti anche dalla decisione di ridurre in maniera consistente gli organici del personale docente riducendo da un lato il tempo scuola per gli allievi delle nuove classi prime e dall’altro costringendo le istituzioni scolastiche a formare classi sempre più numerose;
CONSIDERATO che la riduzione degli organici penalizza in maniera particolare le Istituzioni scolastiche della provincia di Udine che nella inadeguatezza degli organici assegnati per assicurare un adeguato livello di servizio nel territorio montano finisce per penalizzare le scuole del medio e basso Friuli che hanno visto i loro organici ridotti, alle volte, in misura consistente;
TENUTO CONTO che i risultati di eccellenza raggiunti negli anni dalla scuola friulana non potranno certamente venire consolidati e confermati ove non ci sia un impegno forte ad assicurare adeguate risorse, oltre che finanziarie, professionali ed umane;
CONSIDERATO che il piano di dimensionamento deliberato dalla giunta provinciale per l’anno scolastico 2010-11 non pare abbia risolto i nodi della rete scolastica provinciale in quanto si assiste all’ormai consueta proliferazione degli indirizzi senza che questi facciano riferimento al una strategia di sviluppo, consolidamento e razionalizzazione della rete scolastica provinciale;
CONSIDERATO inoltre che molte delle scelte confluite nel Piano sono state determinate vuoi dalla ristrettezza dei tempi assegnati per la definizione dei provvedimenti vuoi da richieste e indicazioni provenienti dal territorio non valutate con la necessaria serenità e obiettività;
AVUTO RIGUARDO della necessità di disporre di adeguati spazi per la didattica, le attività laboratoriali, spazi che possono e debbono essere messi a disposizione delle realtà territoriali per avviare quel processo di Long Life Learning promosso dall’Unione Europea che però non trova esplicitazione nella realtà provinciale;
VISTA la comunicazione dell’assessore regionale sugli indirizzi programmatici e direttive procedurali per l’aggiornamento dei piani provinciali e regionale di dimensionamento della rete scolastica che fornisce esclusivamente parametri numerici di riferimento, ma non indirizzi di politica scolastica
CONSIDERATO che la commissione consiliare Istruzione non ha avuto modo di valutare e monitorare nelle sue fasi attuative il Piano di razionalizzazione della rete scolastica soprattutto con riferimento alle prospettive future e alla sua ricaduta sul tessuto sociale, culturale ed economico della Provincia di Udine;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI UDINE
IMPEGNA la giunta ed in particolare l’assessore competente
• a monitorare con costanti verifiche l’attuazione del ridimensionamento negli istituti scolastici interessati: verificando, con dati relativi alle iscrizioni e alle loro variazioni, alle richieste degli utenti, alla realtà economica e produttiva del territorio provinciale, alle esigenze sociali e culturali, quali siano le esigenze e le criticità che emergono
• a presentare tempestivamente alla commissione consiliare competente gli elementi raccolti per adeguare il piano di dimensionamento e razionalizzazione alle reali necessità del territorio, evitando di consentire l’ utilizzo delle scarse risorse disponibili in iniziative che non abbiano concrete prospettive di sviluppo e consolidamento;
• a predisporre un piano di adeguamento degli edifici scolastici che sia coerente con il piano di razionalizzazione della rete scolastica, che dia la priorità agli interventi necessari a metter in condizioni di sicurezza tutte le Istituzioni scolastiche e che concentri gli investimenti sulle realtà territoriali che sono state individuate come prioritarie e di conseguenza meritevoli di essere sostenute;
• a ricercare intese territoriali, anche con investitori privati, per dare celermente risposte adeguate alla necessità di ammodernamento e di implemento delle dotazioni dei laboratori e delle attrezzature didattiche delle istituzioni scolastiche al fine di migliorare e qualificare l’offerta formativa
• a continuare, in collaborazione con l’Assessore regionale competente, gli incontri con gli amministratori locali della Provincia, i dirigenti scolastici, l’Ufficio scolastico regionale, le categorie economiche, i sindacati, e tutti gli organismi interessati al fine di predisporre entro la fine del corrente anno scolastico un piano complessivo di razionalizzazione dell’offerta formativa e dimensionamento della rete scolastica, che sia il più possibile condiviso e garantisca la possibilità di predisporre l’offerta migliore possibile, per assicurare agli studenti, alle studentesse della nostra provincia e alle loro famiglie di essere informati in tempo utile affinché essi possano scegliere con consapevolezza il proprio percorso scolastico
• a completare i criteri numerici degli indirizzi programmatici dell’ Assessore regionale con un complessivo piano di politica scolastica, una analisi compiuta del territorio e delle sue necessità, la dislocazione territoriale delle scuole , le problematiche di trasporto., considerando la valutazione dei disagi che si vengono a creare a partire dal territorio montano;
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