Non vedo vandali nelle scuole della Provincia di Udine
Il motivo dei danni causati dagli studenti nelle scuole superiori della Provincia di Udine ritorna ogni tanto alla ribalta, a dire il vero due anni fa, dopo che la giunta Fontanini si era insediata, il tema era assai trattato e coincideva con la discussione del progetto di installare telecamere nei centri studi. Personalmente non condivido tanto clamore , anche perché non ho mai notato situazioni tanto disastrose. Infatti nelle scuole normalmente e giustamente i danni quando avvengono sono imputati al responsabile o dove non identificabile alla classe intera o ai ragazzi di un intero corridoio e questo deterrente funziona. L’altro ambito su cui si deve intervenire è educativo e riguarda il valore, la responsabilità e il rispetto per il bene pubblico di cui di cui i ragazzi a scuola si servono, acquistato con il concorso di tutti gli altri cittadini. Talvolta succede che qualche ragazzo compia danni volontari, i dirigenti e gli insegnanti sanno come intervenire. Ho contrastato anche due anni fa la spesa per l’installazione di telecamere , molto costose, mentre la scuola avrebbe bisogno di ben altri investimenti. Nelle aule ancora si impara sui libri con quaderni e penna, manca un computer , un collegamento a internet, sussidi didattici multimediali, scarseggiano i laboratori e le aule speciali. Se guardiamo l’entità dei danni, denunciati dall’ Assessore Virgili, notiamo che le cifre sono più alte negli istituti c he hanno molti studenti come il Malignani e negli edifici più vecchi come Zanon, Marinelli, Malignani . Mi viene il dubbio che alcune cifre riguardino danni causati dalla vetustà di infissi, porte, tapparelle parasole e non da danni causati volontariamente. Lo scorso anno si sono verificate diverse criticità in vari edifici scolastici, distacchi di soffitti, di vetri da finestre e finestroni mentre venivano aperti, sono caduti supporti e veneziane mentre normalmente venivano sollevati, talvolta sono inaccessibili i bagni degli insegnanti perché non scaricano. Più che spendere per telecamere o distrarsi con i danni degli studenti sarebbe bene intervenire sullo stato di manutenzione ordinaria di molti edifici: dove tetti fanno acqua, non è verificata la tenuta sismica, non è garantita la sicurezza degli infissi, dei soffitti di alcune aule e di altri impianti, , talvolta per questi motivi si sono corsi rischi che solamente per fortuna non si sono trasformati in disgrazie, inoltre tutte le scuole necessitano di dotazioni didattiche. Altra grave criticità riguarda la lentezza dei lavori di manutenzione straordinaria nel consuntivo dello scorso anno avevo evidenziato che nel settore dell’edilizia scolastica era stato realizzato e investito solo la metà di quanto previsto, mentre molte opere progettate e finanziate non vengono realizzate e sono ferme da anni. Su questi problemi dovrebbe intervenire con impegno l’assessore, forse dovrebbe chiedere ai dirigenti scolastici che non aderiscono al suo progetto i motivi delle loro riserve. Gli faccio notare che al centro studi di Udine dove ogni giorno passano circa 7.000 ragazzi non un fiore non una pianta viene da nessuno di loro strappata nelle belle aiuole che il Comune ha allestito. La provincia dovrebbe impegnarsi a garantire ai giovani la frequenza in edifici decorosi e ben tenuti, in regola con tutte le norme della sicurezza.
Paola Schiratti
Consigliera provinciale IDV
Capogruppo misto
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