E a proposito di giovani: non ce ne sono nel gruppo di lavoro capitanato da Agrusti: dove sono i giovani managers “allevati” da Campello, dove i giovani industriali di Cipolletta. Nessuno di questi signori è esente da colpe o responsabilità, proprio per il ruolo che hanno e hanno avuto. Impegnarsi in proprio con un fondo, un finanziamento, una borsa di studio sarebbe stato un segnale importante per dire siamo seri, crediamo a questo laboratorio a questo progetto. Invece chi paga è Cipputi, chi investe è la regione, chi finanzia è lo stato. Ma da un simile consesso di cervelli non si poteva pretendere altro. Non si poteva chiedere loro, ad esempio, di creare un pool di giovani per preparare la proposta per una “nuova” competitività industriale e farsi da parte. No, non si poteva. Un occasione perduta per immaginare soluzioni e futuro diversi. L’ennesima.”
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