Protestano in molti per il progetto della giunta Serracchiani di riforma degli enti locali. Difendono le Province i quattro Presidenti provinciali del FVG, l’UPI, la minoranza slovena, dopo che anche SEL è contraria a trasformarle in organi di secondo livello, è da sempre contraria la Lega, mentre Tondo e la sua parte risultano silenti. Ma ciò che serve al paese, alla nostra regione è un deciso cambio di passo, una rapida riorganizzazione di tutti gli apparati e le burocrazie pubbliche. Le Province sono una concausa delle lentezze burocratiche che costano alle imprese e alle famiglie tempi non più accettabili per le pratiche necessarie per ottenere autorizzazioni, fondi, ecc. Ricordo una lite tra dirigenti regionali e della Provincia di Udine che causò un ritardo nel trasferimento di contributi stanziati a ditte e aziende per lavori di pubblica utilità. I tempi del mondo, a cui anche le nostre imprese devono adeguarsi, non sono certo quelli della lenta e tortuosa burocrazia del nostro Stato, delle regioni e degli enti locali. Pertanto eliminare un ente intermedio che allunga i tempi delle pratiche che passano anche da qui mi pare doveroso. I costi delle Province riguardano il personale, ma anche strutture che ripetono strutture regionali, come i servizi per la manutenzione delle strade, al turismo, la gestione del risparmio energetico. Costano milioni di euro inoltre tutte le società partecipate delle Province, alcune senza alcuna attività, come la EXE. Per tutto questo, per guardare al futuro e non solo al presente o al proprio interesse, le Province vanno ridotte e ridimensionate in attesa della definitiva abolizione. Dopo una riforma degli enti locali di circa 15 anni fa, ieri il Presidente francese Hollande ha annunciato la sburocratizzazione e l’ammodernamento degli apparati, la chiusura e l’accorpamento di regioni e province, il taglio della tassazione sul lavoro per 30 miliardi di euro, che non ricadranno sulle famiglie, ma sulla spesa pubblica. L’Italia è ultima ferma al palo, unico paese a questo punto a non aver modernizzato i suoi apparati costosissimi, tortuosi ed inefficienti.
Paola Schiratti
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