Le politiche sociali nel nostro paese saranno al centro dell’imminente legge di stabilità. Quali saranno le responsabilità dello Stato italiano nei confronti delle famiglie e dei soggetti deboli? Da anni le politiche sociali peggiorano e i finanziamenti dello Stato si riducono, facendo ricadere sui comuni tutti gli oneri. Un dato per tutti, nel 2008 i finanziamenti statali ammontavano a 2.526 mili…oni, nel 2014 sono previsti 199 milioni, un calo del 92%. Senza stanziamenti vengono meno quei diritti sociali che sono necessari. Mentre calano i finanziamenti cresce il bisogno di interventi anche a causa della crisi economica. Le persone in povertà assoluta sono passate dal 5,2% del 2010 all’8% del 2012. Nel sociale non è stato definito il sistema dei diritti, perciò a un povero, a un disabile, a un anziano si può dire “Il comune non ha fondi e non ti potrà aiutare”, a differenza di quanto accade, e meno male, per scuola e sanità. Solo Italia e Grecia, nell’ Europa dei paesi più avanzati, mancano di riforme nazionali per le politiche sociali contro la povertà, a sostegno delle persone non autosufficienti come disabili e anziani, solo Italia e Grecia non hanno piani per i servizi alla prima infanzia. Le politiche dei Governi Berlusconi e Monti sono andate in questa direzione, ora tocca a Letta invertire la rotta con le riforme.