Finalmente anche in provincia di Udine sarà attivo un protocollo d’intesa tra enti ed istituzioni che già operano per contrastare la violenza su donne e minori. Il ministero degli Interni ha approvato in data 22 luglio 2013 il documento intitolato Linee guida per la promozione di strategie condivise finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e a progettare azioni preventive. Le finalità del protocollo risultano conformi al Protocollo d’intesa nazionale sottoscritto tra i Ministeri dell’Interno e delle Pari Opportunità il 3 luglio 2009. La necessità di dotare la provincia di Udine di un protocollo che metta in sinergia e coordini enti e istituzioni pubbliche già impegnate nel prevenire e contrastare la violenza su donne e minori è nata dalla considerazione dei dati drammatici delle oltre 100 donne uccise in ambito domestico in Italia sia nell’anno 2011 sia nel 2012. Tutti gli enti invitati hanno aderito, il testo è stato scritto e depositato presso il Prefetto di Udine. Ora arriva finalmente l’approvazione ministeriale, l’iter è completo, il 18 settembre il documento sarà firmato e reso operativo. E’ un passo avanti importante nella Provincia di Udine per operare con maggiore efficacia nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro donne e minori. In questi ultimi anni sono accaduti drammatici e numerosi casi nel nostro territorio di uccisioni di donne da parte dei loro mariti o ex compagni, di cui abbiamo avuto dalla stampa documentate testimonianze. Ma purtroppo, oltre a questi casi estremi che hanno pubblica testimonianza, esiste una realtà numerosa di violenze, persecuzioni, minacce, stalking che colpiscono le donne e vedono coinvolti per forza anche i figli e le figlie minorenni. Da consigliera provinciale mi sono sentita coinvolta nel collaborare per elaborare uno strumento normativo efficace con le forze coinvolte, un passo importante è stato concretamente fatto. Bisognerà ora dotare gli enti di strumenti e strutture adeguati per sostenere le vittime della violenza nel loro difficile percorso, finanziare la prevenzione, soprattutto nelle scuole, e formare il personale che già opera in questo delicatissimo settore.
Paola Schiratti
Dopo circa sette anni di interminabili processi, violenze psicologiche ,per un silenzio che torna conto solo a chi FA LE VIOLENZE,debiti inutili per avvocati e recuperi anni scolastici per figlie che ora non vanno più a scuola, perchè non ho più soldi.Siamo ridotte a non avere nemmeno il denaro per pagare un guasto all’auto ,(pare che lo sterzo funzioni a intermittenza)o per gli studi. Ci sentiamo in colpa se ci compriamo da mangiare, perchè ci sembra di rubare i soldi all’ultimo avvocato in lista di attesa,(che ci manda spesso la parcella per ricordarci che abbiamo ancora un debito di più di ottomila euro da pagare) e continuamo ad andare ai centri antiviolenza!!!!!!L’ultima figlia si è ritrata da scuola ,(ULTIMO ANNO, e OTTIMO RENDIMENTO) perchè si sentiva presa in giro dalle istituzioni e per non essere di peso alla famiglia ,inoltre la spaventavano per strada!.E dicono che dobbiamo perdonare!Accidenti , noi staremmo bene se non ci avessero ridotte senza sostentamento economico!Abbiamo pagato anche i pidocchi del cane di chi si è occupato di questa faccenda!Il giorno prima che venisse uccisa l’ avvocatessa a Udine sono stata al centro antiviolenza di via Martignacco, dove avevamo deciso di prendere un altro avvocato per farci aiutare in questa storia. Alla fine è come se le violenze le avessimo fatte noi per come siamo ridotte!Siamo tre brave persone e abbiamo diritto a VIVERE!
Ah, dimenticavo, IO E CHI SUBISCE VIOLENZE SIAMO UNA, e voi siete tanti. Ho cercato di dare alle mie figlie tutto quello che avevo, per farle continuare la loro vita normalmente,anche senza la presenza dell’altro genitore, che loro stesse hanno allontanato.Ma per ipocrisia sono stata distrutta ai loro occhi,e sono la mamma che NESSUNO ascolta, eppure MOLTE persone sanno che mi sono battuta contro le violenze sulle donne, e per proteggere le mie figlie, e SONO ANCHE UN EX POLIZIOTTA, anche se dopo che mio marito mi ha portata dallo psicologo……!MENO IPOCRISIA E PIU ‘FATTI.
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