Si riaccende il dibattito dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni articoli di riforma e riordino delle Province del decreto Salva Italia varato dal Governo Monti. Il senso della decisione è che non esistono scorciatoie giuridiche per fare le riforme, queste vanno realizzate nel rispetto della legalità e i riordini delle Province richiedono una legge costituzionale che modifichi l’art. 114 della Carta. Il governo Letta si accinge a presentare subito un decreto legge costituzionale per espungere le Province dalla Costituzione. In FVG l’assessore Panontin prevede di intraprendere la strada della modifica dello Statuto regionale. Sui tagli delle Province si discute da anni, il Presidente di Confindustria Luci ha definito le Province in FVG un danno per l’economia già 3 anni fa. E’ tempo di calendarizzare le tappe degli interventi necessari per arrivare nel più breve tempo possibile al passaggio delle competenze delle Province a Regione e Comuni e stabilire i trasferimenti del personale tenendo conto delle professionalità e competenze. La riforma delle Province prevede la riorganizzazione della Regione e l’associazione dei comuni che dovranno assumere un ruolo diverso e maggiormente propulsivo per lo sviluppo dei territori oltre che risparmiare sui servizi. Non penso sia più tempo di dibattere, ma sia ora di studiare i passaggi necessari per avviare la prima di una serie di riforme di cui il paese ha assolutamente bisogno per sburocratizzare gli iter, prestare servizi migliori, più snelli, rapidi ed efficienti a costi ridotti, al fine di detassare il lavoro, le imprese e i redditi dei dipendenti per avviare il mercato interno per ricreare quei posti di lavoro che giovani non hanno mai avuto e uomini e donne con famiglie sulle spalle hanno perso in questi 5 anni di crisi.
Paola Schiratti
Ex consigliera provinciale di Udine
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