Questa volta si è agito per tempo, è stato arrestato un uomo di quarantasette anni che da mesi perseguitava una donna di poco più giovane di lui perchè lei lo rifiutava. Minacce, pedinamenti, fino alla violenza fisica. A nulla era valsa la denuncia presentata dalla donna e l’obbligo di dimora emesso dalla Questura di Udine nei confronti dell’uomo, che risulta in cura sanitaria. E’ purtroppo l’ultimo caso in ordine di tempo, i dati sono impressionanti: sono 52 le donne uccise in Italia dal gennaio di quest’anno. E’ necessario che tutte le istituzioni agiscano per contrastare questa violenza che miete vittime anche nella nostra Regione. Le azioni positive che già sono avviate come il servizio Zero Tolerance, l’apertura della Casa delle donne del Comune di Udine, il servizio antimobbing della Provincia, l’istanza di ammonimento, i convegni e manifestazioni organizzati dalle associazioni e dai comitati femminili non bastano. Occorre avviare azioni forti e decise di contrasto condivise dagli organi del governo locale che coinvolga gli enti e le istituzioni di tutto il territorio, anche dei luoghi più decentrati. Da consigliera provinciale ho coordinato un tavolo che ha coinvolto enti e istituzioni già impegnate su questo fronte, è stato stilato un protocollo d’intesa intitolato: “Bozza di linee guida per la promozione di strategie condivise finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e a progettare azioni preventive”. Il protocollo indica gli obiettivi comuni (monitoraggio, istituzione di un osservatorio, emersione, prevenzione, contrasto del fenomeno della violenza, assistenza e sostegno alle vittime, supporto alle famiglie) e prevede l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento. Le linee guida di questo protocollo sono perfettamente in linea con la Convenzione di Istambul approvata alla Camera i giorni scorsi. Si prevede l’intervento coordinato delle istituzioni già impegnate nel contrastare la violenza sulle donne e i minori e il patrocinio gratuito alle vittime. Ciò che manca sono preparazione specifica del personale dei servizi, fondi, strutture adeguate, controlli e verifiche della efficienza e dell’efficacia delle stesse, monitoraggio costante del fenomeno. Nel protocollo elaborato in Provincia di Udine è coinvolto il servizio di Orientamento scolastico per avviare buone pratiche nella scuola volte a diffondere la cultura del rispetto, della condivisione, della tolleranza. Questo protocollo è stato presentato nel giugno scorso nella sede della Prefettura di Udine e inviato al Ministero degli Interni per l’approvazione. E’ urgente sia reso operativo da subito, per convenire azioni condivise nell’attesa del placet Ministeriale, i fatti di cronaca parlano da soli.
Paola Schiratti
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