Tutto è incominciato nelle scuole della Provincia di Udine nel 2010: erano già evidenti i danni causati alla scuola dalla Gelmini. I genitori delle scuole primarie mi hanno contattata, così mi sono sentita da subito in obbligo di intervenire per colmare il vuoto legislativo della nostra Regione autonoma. Assieme ad altre donne e alte professionalità della scuola, grazie al confronto con i genitori, con docenti precari e di ruolo, con dirigenti scolastici e studenti è stata elaborata questa proposta di legge, con lo scopo di salvaguardare la scuola del Friuli Venezia Giulia da tutte le restrizioni e riduzioni che il governo nazionale le ha inferto.
Presentata nell’ottobre 2011 in Consiglio regionale la proposta di legge n. 175 prevede l’aumento del tempo scuola, delle ore di sostegno e delle attività laboratoriali, l’insegnamento di una seconda lingua straniera a richiesta, la facoltà delle scuole di accedere direttamente ai fondi europei, la valutazione dei risultati, la formazione dei docenti per salvaguardare la qualità, la gestione regionale degli organici del personale e un sistema integrato di istruzione e formazione professionale. La proposta di legge, finanziabile con 40 milioni di euro di fondi regionali già in bilancio, sostenuta e condivisa dalle firme di quasi 4.000 genitori, è stata discussa in Consiglio e poi passata in Commissione in attesa d’essere approvata.
Mi adopererò, nella prossima legislatura regionale, affinché questa proposta di legge diventi operativa.
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