Ancora sangue, ancora una donna Denise di 42 anni, uccisa a bastonate e coltellate dal marito, dal padre della sua figlia, ad Attimis. Un altro dei delitti atroci che si consumano nella coppia dopo minacce, stalking, lesioni, è una cronaca inquietante che si ripete anche nella nostra regione che vede troppe donne vittime della violenza. Bisogna affrontare il femminicidio come fenomeno sociale e culturale gravissimo che coinvolge la nostra intera comunità, che colpisce le donne senza distinzioni di ceto sociale, età, cultura. E’ necessario che tutte le istituzioni agiscano per contrastare questa violenza, le azioni positive che già sono avviate come il servizio Zero Tolerance, l’apertura della Casa delle donne del Comune di Udine, il servizio antimobbing della Provincia, l’istanza di ammonimento, i convegni e manifestazioni organizzati dalle associazioni e dai comitati femminili non bastano. Occorre avviare azioni forti e decise di contrasto condivise dagli organi del governo locale che coinvolga gli enti e le istituzioni di tutto il territorio, anche dei luoghi più decentrati. Come consigliera provinciale ho coordinato un tavolo che ha coinvolto enti e istituzioni già impegnate su questo fronte, è stato stilato un protocollo d’intesa intitolato: Bozza di linee guida per la promozione di strategie condivise finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e a progettare azioni preventive. Il protocollo indica gli obiettivi comuni (monitoraggio, istituzione di un osservatorio, emersione, prevenzione, contrasto del fenomeno della violenza, assistenza e sostegno alle vittime, supporto alle famiglie) e prevede l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento. Ogni ente e istituzione ha dichiarato in esso i propri compiti e si è impegnato a intervenire con modalità coordinate per offrire alle vittime i supporti che sono necessari affinché siano sostenute e difese nel loro difficile percorso, per aiutarle a sporgere in tempo quelle denunce che tante volte hanno timore a firmare, per intervenire nei confronti dei violentatori, fermarli prima che diventino assassini. Il servizio di Orientamento scolastico è stato coinvolto per avviare buone pratiche nella scuola volte a diffondere la cultura del rispetto, della condivisione, della tolleranza. La volontà di affrontare con decisione questo grave fenomeno ha mosso i soggetti coinvolti che interagiscono per prevenirlo, limitarlo al massimo, fino a sconfiggerlo. Questo protocollo è stato presentato nel giugno scorso nella sede della Prefettura di Udine e inviato al Ministero degli Interni per l’approvazione. E’ urgente sia reso operativo da subito, per convenire azioni condivise nell’attesa del placet Ministeriale, per evitare che altre vittime innocenti cadono.
Paola Schiratti
Consigliera provinciale
Capogruppo misto della Provincia di Udine
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