L’accorpamento dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia con il Veneto, deciso dal Governo, crea una grave ferita alla scuola della nostra regione. Sarà ancora più complicato discutere di dimensionamento scolastico, necessità di personale, formazione, ecc. Tutto questo non sarebbe successo se la nostra regione avesse approvato una propria legge sulla scuola, come lo Statuto dell’autonomia consente. E’ stata depositata da Idv il 7 ottobre 2011 la proposta di legge  n.175, che propone una riorganizzazione complessiva della scuola regionale. Prevede la gestione regionale degli organici del personale, con  la possibilità di aumentarli con fondi propri, un sistema integrato di istruzione e formazione professionale, l’aumento del tempo scuola alle elementari,  l’introduzione dell’insegnamento di una seconda lingua straniera, l’aumento degli insegnanti di sostegno, delle materie scientifiche, dei laboratori, l’accesso diretto delle scuole autonome ai finanziamenti europei. La proposta è stata discussa in consiglio il 22 novembre scorso e passata poi in commissione per essere approfondita. Questa proposta di legge, approvabile a legislazione vigente, è stata  elaborata dal Coordinamento regionale donne Idv, con la collaborazione di alte professionalità della scuola, per salvaguardare la nostra scuola da tutte le restrizioni e riduzioni che il governo nazionale ha inferto in questo anno. E’ una tappa da realizzare velocemente per mettere in sicurezza il nostro sistema scolastico in attesa della realizzazione della completa autonomia. Il Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli chiede di andare in questa direzione, concordo, ma considero che necessitano almeno 15-20 anni per raggiungere un sistema autonomo come è avvenuto in Trentino. Intanto con le proposte della  proposta di legge 175 la gestione della scuola non potrebbe essere trasferita in Veneto.

Paola Schiratti
 consigliera provinciale a Udine