La pagina degli incarichi affidati a  esterni per svolgere attività proprie negli enti pubblici locali non è positiva, anche perché il personale dipendente in molti casi è sovrabbondante, come in Regione che conta circa 3.000 dipendenti. Nella Provincia di Udine, che ha 520 dipendenti, dall’inizio della gestione Fontanini ho ripetutamente e puntualmente segnalato la necessità di utilizzare personale interno in ogni ambito e soprattutto nelle attività innovative che prevedono lo sviluppo di specifiche competenze, come ad esempio la partecipazione ai bandi e l’utilizzo di fondi europei. Le professionalità ci sono o si possono sviluppare e gli stessi dipendenti sono interessati a far parte di gruppi di lavoro che sperimentano approcci diversi rispetto al solito sistema amministrativo lento e incontrollato, perché partecipare ai bandi, riuscire ad ottenere i contributi, gestire un progetto e rendicontarlo diventa un nuovo modo di essere impiegato pubblico. Talvolta succede che la Giunta Fontanini, come è successo per il progetto UNESCO Dolomiti, scelga di inserire professionalità proprie, altre volte come nel caso del progetto transfrontaliero Donne che decidono o nel servizio lavoro o ancora nei progetti culturali, la Giunta decide di esternalizzare mansioni in genere di alta professionalità. Non è un sistema che dà riscontri positivi: aumentano i costi di gestione (515.000 euro nel 2012), che potrebbero essere risparmiati, non si sviluppano professionalità interne, il patrimonio di conoscenze acquisite resta a vantaggio di altri, non si crea all’interno dell’ente una struttura autonoma in un certo settore, ne sono una prova gli scarsi risultati che un ente di area vasta come la Provincia di Udine ottiene nella ricerca di fondi europei ( 30.000 euro nel 2008, 200.000 euro nel 2010 e 0 euro nel 2009 e nel 2011)  . In un momento in cui cittadini, cittadine e imprese soffrono per la grave crisi economica è necessario che tutte le pubbliche amministrazioni funzionino con criteri innovativi rispetto al passato, si sburocratizzino, diventino più snelle e gli impiegati pubblici siano messi in condizione di profondere il loro impegno per fornire agli utenti nei tempi più rapidi possibili servizi efficienti.

Paola Schiratti

Capogruppo Misto

Consigliera Idv