La Giunta Tondo non esercita la specialità regionale e nel momento in cui le tegole piovono in testa, rivendica tardivamente presso il Governo centrale quella stessa autonomia che non ha saputo e voluto esercitare al momento opportuno. Oggi accade nell’ambito della formazione e dell’istruzione. L’accorpamento della Direzione scolastica regionale del Friuli Venezia Giulia con il Veneto proposta dal Ministro Profumo, è l’occasione per rivendicare l’autonomia gestionale ed organizzativa del sistema scolastico regionale. Da un anno il disegno di legge n.175 del 2011 elaborato da Idv, con la collaborazione di alte professionalità della scuola, giace in commissione istruzione in Regione. Esso prevede la gestione regionale degli organici, l’aumento del tempo scuola nella primaria, la salvaguardia delle attività di laboratorio negli istituti di istruzione secondaria, l’introduzione dell’insegnamento di una seconda lingua straniera a richiesta delle famiglie, il sostegno, la possibilità per gli istituti autonomi di accedere direttamente ai fondi europei, la valutazione dei risultati, la formazione dei docenti per salvaguardare la scuola di qualità. I fondi necessari esistono nel bilancio regionale razionalizzando e riorganizzando gli interventi. L’Assessore Molinaro non ha voluto discutere questa proposta che a legislazione vigente avrebbe permesso alla Regione di realizzare direttamente quelle azioni positive che permettono di salvaguardare le proprie specialità. Oggi rilancia una completa autonomia regionale della scuola sul modello del Trentino, ma quando sarà possibile realizzarla? Forse tra alcuni anni. Farebbe bene invece l’assessore a intervenire subito, regioni a statuto ordinario, come Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Puglia hanno legiferato in tal senso e migliorato gli standard formativi dei loro studenti e studentesse. La stessa bozza dell’accordo stato- regioni nel fissare uno standard numerico di dirigenti scolastici assegnati a ciascuna regione,va nella stessa logica del passaggio degli organici alla responsabilità regionale, come proposto dal disegno di legge sopraccitato. Aspettare che gli eventi ci travolgano non è buona politica, sarebbe stato necessario muoversi per tempo, idee, strumenti, sufficienti risorse, possibilità legislative ci sono da tempo. Approvare in tempo una legge regionale sulla scuola avrebbe risolto tutti i problemi che ora rischiano di travolgerci perché non sono stati predisposti i ripari possibili.
Paola Schiratti
Vicepresidente Commissione Istruzione Provincia di Udine
Consigliera provinciale Idv
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