Il caso del bambino strattonato via dalla scuola a Padova da forze dell’ordine e altri adulti impone una riflessione sulle condizioni dei bambini, delle bambine, degli adolescenti in Italia, ma anche nella nostra regione. Il nostro è un paese in calo demografico, dove le nascite sono al di sotto della media europea per mancanza di servizi e supporti alla famiglia, di cui si decantano le funzioni basilari, ma a favore della quale non si legifera e non si stanziano i fondi necessari. Anzi in questo momento di difficoltà è ancora la famiglia il puntello economico, sociale e psicologico che sorregge giovani e non giovani in crisi occupazionale. L’unico sostegno dato alle famiglie con bambini in Italia è la scuola. Ma anche questa è soggetta a tagli da parte del governo, mentre la regione non si prende le sue responsabilità con una legge propria, utilizzando lo statuto speciale, che stanzi risorse e intervenga con un progetto organico e strutturato per garantire qualità e tempo della scuola. La legislazione nazionale non tutela i figli di genitori non sposati che non partecipano alla rete parentale delle famiglie dei genitori, quindi per legge non hanno nonni, zii e cugini, ma i soli genitori. La legge 94 del 2009 obbliga i migranti non comunitari che siano privi del permesso di soggiorno a presentare il documento che non hanno per poter registrare i propri figli all’anagrafe del comune di nascita, con il rischio di creare bambini inesistenti. Persino l’allora ministro dell’interno Maroni si rese conto dell’enormità di questo provvedimento e fece emanare una circolare che –in contraddizione con la legge – ammette la prassi della registrazione senza permesso di soggiorno. Ancora la legge che concede ai padri il congedo dopo la nascita dei figli è stabilito dalla Ministra Fornero in 3 giorni, infine manca una legislazione sull’affidamento condiviso dei genitori che si separano, per evitare e limitare al massimo che le tensioni degli adulti creino lo strazio di situazioni come quella di Padova, che indigna. Le donne dell’Idv si sono impegnate in questo senso, facendosi promotrici di una proposta di legge regionale sulla scuola, di una proposta di modifica della Legge 94 del 2009, in collaborazione con la Prof. Del Piero, depositata in Parlamento, sostenuta Dai Presidenti Napolitano e Fini, partecipando attivamente alla raccolta di firme sulle 14 leggi europee migliori per le donne, tra cui quelle a sostegno della famiglia.
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