La Magnifica Rettrice dell’Università di Udine prof. Cristiana Compagno, qualche giorno fa in Commissione presso la Provincia di Udine, con grafici e dati ha tracciato il quadro della situazione dell’Università della nostra Provincia che conta 10 facoltà e 1 scuola superiore, 14 dipartimenti, 34 corsi di laurea triennale, 38 di laurea magistrale, 17.000 studenti. Nelle graduatorie del Censis, ha spiegato la Prof Compagno l’ Università di Udine risulta prima a livello nazionale per l’area linguistica e umanistica, quarta per medicina e sesta per giurisprudenza. Il tasso di occupabilità dei laureati a Udine è in anticipo di un anno rispetto ai laureati delle altre università italiane. Tutto questo in credito di 36 milioni di euro verso lo Stato, malgrado la meritocrazia, il rinnovamento, la riorganizzazione e il raddoppio del numero di iscritti. L’università di Udine si è aperta a collaborazioni con Trieste, altre Università del Nord Est e dell’Austria. Oggi è stata riconosciuta dal Ministero tra le prime 10 in Italia e riceve maggiori finanziamenti per la qualità dei risultati raggiunti. Per la minoranza del Consiglio Provinciale ho ringraziato la Rettrice Compagno per l’opera da lei realizzata che ha premiato il merito, un valore da estendere a tutta la pubblica amministrazione e al mondo scolastico in particolare. Già gli studenti del FVG ottengono alti punteggi nelle performances a livello nazionale e internazionale, ma rendere ancora più efficiente ed efficace la scuola è un obiettivo da perseguire. L’Università di Udine ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo culturale, scientifico, economico del Friuli, lo ha rivitalizzato, ha facilitato la prosecuzione degli studi da parte di molti giovani capaci appartenenti a famiglie di modeste condizioni economiche che non si sarebbero potuti recare fuori provincia perché in Italia mancano incentivi e borse di studio per i meritevoli. I compiti della politica sono sostenere la riorganizzazione efficiente della nostra Università, le collaborazioni esterne strutturandole entro norme e facilitare con ogni mezzo lo sviluppo economico affinché i giovani laureati della nostra Università riescano a occuparsi e a imprendere attività in Regione e in Italia altrimenti il loro ingegno, l’impegno e le spese sostenute fruttano altrove e noi perdiamo la possibilità di innovare per superare la crisi economica.
Paola Schiratti
Consigliera provinciale Idv
Udine
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