Dal rendiconto 2011 che in queste settimane si esamina a Palazzo Belgrado emergono le gravi criticità che la minoranza ha più volte segnalato al Presidente Fontanini  chiedendogli di impegnarsi di più per migliorare la capacità di collaborazione tra le istituzioni e con il privato,  superando i ritardi della Provincia nei trasferimenti di fondi ai Comuni, alle imprese, alle associazioni e ai  cittadini. E’ necessario e urgente poi completare le 9 opere pubbliche di edilizia scolastica e le 24 di viabilità già finanziate, anche con mutui, prima del suo insediamento nel 2008 e ridurre i tempi di realizzazione delle 54 opere di edilizia scolastica e le 52 di viabilità già finanziate, pure con mutui, dal 2008 al 2011.

La gestione di competenza dal 2008 ad oggi chiude con spese superiori alle entrate, il 2011 con un disavanzo di € 3.107.000. Rispetto alla previsione iniziale, le spese correnti aumentano di circa 3.800.000 euro e questo è un dato negativo che dimostra l’incapacità della giunta di rendere l’amministrazione maggiormente efficace ed efficiente, perché vanno ridotte le spese correnti e invece aumentati gli investimenti. E’ grave che spese ordinarie ripetitive per euro 937.517 che dovrebbero essere finanziate con entrate ordinarie, vengano invece finanziate con l’avanzo  del 2010, che dovrebbe servire a finanziare le spese in conto capitale e a ridurre l’indebitamento. La maggioranza guidata da Fontanini utilizza parte dei risparmi degli anni precedenti per coprire le spese che aumentano di anno in anno e accende nuovi mutui, che nel 2011 sono stati pari a euro 8.920.000 e portano il debito residuo a circa 142 milioni.  Ci troviamo una grande quantità di residui (attivi 155 milioni, 178 passivi milioni). Questa situazione falsa il bilancio, è necessaria la verifica di tutti i residui.

Per un ente dal futuro incerto, guidato dalla Lega, ci si aspetterebbe una gestione in linea con gli obiettivi di stabilità della finanza pubblica, che sono riduzione della spesa corrente e riduzione del debito. Fontanini dovrebbe impostare un serio programma di analisi dei tempi e dei modi con cui la Provincia  risponde ai bisogni del suo territorio, obiettivo che può essere misurato con la percentuale di riduzione della spesa corrente, con la ricerca di altre fonti di entrata non tributaria in modo che i risparmi possano essere utilizzati per gli investimenti e in situazioni eccezionali. Fontanini dovrebbe essere il primo sostenitore di una rendicontazione territoriale che dia informazioni su ciò che l’ente ha generato alla comunità provinciale, dovrebbe aggregare tutti i soggetti che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro territorio per valutare i suoi risultati.

Io avevo chiesto un vero e proprio ufficio capace di elaborare progetti finanziabili dai fondi europei anche per i Comuni della nostra provincia, perché la ricerca di nuove entrate è stato uno degli obiettivi posto per la riorganizzazione degli uffici e servizi del 2010, obiettivo non realizzato, con il risultato che nel corrente anno segna zero l’entrata per fondi comunitari.  La capacità di aprire nuove e significative fonti di entrata sarebbe vitale in questo momento di crisi!

Cosa dire delle opere pubbliche? La Provincia dovrebbe offrire il servizio relativo agli espropri, agli interventi sulla viabilità almeno ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, invece Fontanini si muove da solista, chiede nuove competenze alla Regione senza avere buoni risultati da presentare.

La provincia incassa rapidamente (94,34% entrate tributarie, 90% trasferimenti statali e regionali) ma paga con grave lentezza (70% sul totale degli impegni, compresi gli stipendi). In particolare alcuni settori fondamentali sono penalizzati dai ritardi dei pagamenti (7% per il programma Altri servizi inerenti l’istruzione, 19% per il programma Agricoltura , 13% per i pagamenti all’Industria, commercio, artigianato, 24% per le Biblioteche-Musei e Turismo,  27% per lo Sport-tempo libero).

 Per il Mercato del lavoro, funzione strategica in questi anni di crisi, nel 2011 si sono registrati impegni per 14 milioni, pagati per 3.700.000, debiti rimasti da pagare per euro 10.300.000 che si aggiungono agli 8.578.000 di debiti da pagare nati prima del 2011, così che per pagare i 18.878.000 euro di debiti al ritmo di 3.700.000 all’anno ci vorranno 5 anni!

E’ evidente che la Giunta che ha la responsabilità della realizzazione dei programmi definiti dal Consiglio Provinciale non ha capacità di orientamento e controllo dell’attività e dei risultati, ricordo che la riforma della Pubblica Amministrazione locale ha come obiettivo principale garantire che ogni cittadino sappia perchè paga un tributo,  dove e per quale servizio vengono destinati i suoi soldi, e quando lo potrà utilizzare. Vanno riviste le procedure operative al più presto, perché nessuno oggi può dire cosa resterà della Provincia tra 5 anni!

Paola Schiratti

Consigliera provinciale IDV

Capogruppo misto