Il dott. Massimiliano Ortolan, dirigente della Squadra mobile di Udine, denuncia la preoccupante escalation del fenomeno del femminicidio che, nel 2012, ha mietuto 119 vittime in Italia e 2 nella nostra Regione. Ma, spiega il dott. Ortolan, numerose donne si recano presso la questura di Udine per raccontare il loro vissuto di sopraffazioni e maltrattamenti, molto spesso senza sporgere denuncia, preoccupate delle conseguenze per sè, i figli, quando ci sono, e lo stesso compagno che le maltratta. Dicono ancora gli esperti e le esperte della questura che il fenomeno è sottostimato, riguarda tutte le fasce sociali e i livelli culturali. Oggi è prevista un nuovo istituto a sostegno e tutela delle donne maltrattate, l’istanza di ammonimento, un primo passo per invitare il molestatore a desistere . Ma alle istituzioni e agli enti locali spettano ulteriori interventi per prevenire e contrastare ogni fenomeno di violenza contro le persone, tutelare le donne, i minorenni e le minorenni vittime di questo doloroso fenomeno. Ieri si è tenuto presso la Prefettura di Udine un incontro tra dirigenti della Pretura, di Carabinieri e Polizia, delle Aziende Sanitaria e Ospedaliera, del Centro regionale di Orientamento scolastico, dell’ Ordine degli Avvocati, di Zero Tolerance, erano presenti l’Assessore Ai servizi sociali del Comune di Udine e una rappresentanza delle forze di minoranza della Provincia di Udine. E’ stato discusso un protocollo d’intesa tra questi enti e istituzioni che già operano sul territorio per contrastare le violenze contro la persona, ma sentono la necessità di un reciproco coordinamento per rendere più efficaci  e tempestivi i loro interventi. Il documento, intitolato Linee guida per la promozione di strategie condivise finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori e a progettare azioni preventive, indica gli obiettivi comuni (monitoraggio, istituzione di un osservatorio, emersione, prevenzione, contrasto del fenomeno della violenza, assistenza e sostegno alle vittime, supporto alle famiglie) e prevede  l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento. Ogni ente e istituzione ha dichiarato in esso i propri compiti. E’ sentita fortemente dagli operatori la necessità di adeguare protocolli di comportamento, di avviare una formazione specifica del personale, di diffondere la cultura del rispetto reciproco tra i generi. Nei prossimi giorni verranno apposte le firme al documento. La volontà di affrontare con decisione questo grave fenomeno  ha mosso i soggetti coinvolti che si coordinano e interagiscono per prevenirlo, limitarlo al massimo, fino a sconfiggerlo.

Paola Schiratti

Consigliera Provinciale di Udine

Capogruppo Misto